Cassata Drone Expanded Archive 

presenta 

Anténa

mostra personale Martin Chramosta

a cura di g. olmo stuppia

dal 3 aprile al 4 maggio 2024

Via Malta 21, 90133, Palermo Cassata Drone Expanded Archive

Short Press Release (followed by a Long Essay on www.cassatadrone.org/chramosta ) 

Mostra personale di Martin Chramosta

a cura di g. olmo stuppia 

PRESS KIT  IT ENG DE FR 

Cassata Drone Expanded Archive – Salone Cassata Drone Attico Via Malta 21

Con il generoso supporto del Canton KulturBasel 

Vernissa

ge 3 april h17-21  via Malta 21, 90133, Palermo 

Facebook event

Per motivi di normativa, è necessaria la prenotazione o l’invito RSVP. 

Mostra gratuita con libera offerta, aperta al pubblico 

 visitabile dal 3 aprile al 4 maggio 2024 

dal 4 aprile al 17 aprile dalle ore 16 alle ore 19

dal 17 aprile al 4 maggio su appuntamento  press@cassatadrone.org 

IBRA DEME 

+39 3512875772 +39 +39 351 248 0259

+39 3347374093 +393664337348

PRESS KIT (text IT, German, Fr, English’s, Design, Install shoot, technical schedule) 

 

 

 

 

 

 

COMUNICATO STAMPA 

 

 

 

Come un automa , mi accostai a lui,  trassi dalla mano i due dolci e glieli offersi, e gli dissi: questi sono per te , questi sono per te , da parte di Madar

p. 65, La civetta cieca, Sadeq Hedayat, Ed. SE, 1993, milano (trad. dall’inglese a cura di Marco Guardaschelli) 

LA MOSTRA

Una civetta, una rondine, un tritone, un serpente e altri animali mitologici attorniano una “Anténa” in ferro – scultura prodotta ad hoc per la mostra – seguendo fedelmente la linea dell’orizzonte marino che sovrasta la Kalsa, il nostro quartiere. La monumentale scultura che da nome al nucleo espositivo site specific di Chramosta, apre ancora una volta lo spazio di Cassata Drone in Via Malta 21, imparando ad abitare e trasmettere pacificamente. I medaglioni in terracotta fungono da attivatori totemici sfidando la verticalità dell’antenna scultura, in ceco “ANTÉNA” ; una scultura altissima e prominente, la misura è infatti 345x185x69cm. 

Un ciclo di sculture in ferro e terracotta sfidando il tempo e rappresentando un nuovo zodiaco, decostruendo le necessità del calendario gregoriano.  La mostra personale dell’artista elvetico-boemo si nutre di reminiscenze, viaggi per tornare a casa e ricordi dell’archivio familiare saldati all’architettura simbolica di Praga. Presenta a Palermo la sua prima personale in Sicilia. L’antenna è l’apparato dominante della nostra epoca, come le antenne del Muos propagano dati fluidificati nell’etere a satelliti che guidano macchine e idee di morte. L’antenna propaga il segnale dei cabaret ed il segnale 5G. L’internet delle cose giace su antenne, si propaga e finge di unirci, è la nuova elettricità. É un cavo di fibra di luce che diventa aria e poi torna, complici i “dannati” ripetitori a terra, schiantandoci al suolo. Al resto pensa “Il sangue dei nostri appartamenti” la forza della luce addomesticata: la forza elettrica. Una “antennificazione” che ci incolla all’epoca della “politica a sfioro”, anestetizzata dal trauma  informativo. Nel mondo dei “Five Eyes” anglosassone chi manipola il “dire” e i “gesti dominanti” ? 

Gli elementi scultorei presentano un primordio: una trasmissione slanciata al cielo. Ferro saldato dal fuoco e da forme di un alfabeto interiore, da cui rivede un cigno, il Cigno Bianco. Una scultura che si fa antenna radio trasmettendo anche FM e via web, un continuo vocalizzo: Bohemia, a desert country near the sea…

Un rito pasquale come la “cassata-quas’at” palermitana infarcita e decorata con arabeschi al pistacchio e ricotta dalle mani del Cavaliere Guli per l’Espositizone Universale di Vienna di fine ‘800. Un tornare indietro che è l’unico modo per un futuro di ottimismo e pace.  Trasmettere è sempre accogliere, accatastare parole, riascoltare Radio, amare nemici ed amici, rivedere gli oltre ottanta scritti di Radio Benjamin o di Carlo Emilio Gadda.

Chramosta presenta a Palermo una monumentale scultura in ferro al centro dell’attico, ispirata all’antenna del famoso centro commerciale ceco “Cigno Bianco”, dal sapore sovietico-fantastico, narrando una odissea sublime e privata. Una memoria intima di un racconto paterno che si fa contro-cartolina; una necessità di de-mitizzare le frontiere e l’aggressione per l’uso militaresco delle forme e del metallo. Un vulcano filiforme.

Una nuova cosmogonia si materializza attorno al pubblico, tra elementi slanciati e trasmissioni offuscate dagli intrighi del potere.  Una pendenza esistenziale tra architettura del paesaggio e tensione urbana nello spazio del “palazzo storto” bombardato dalla RAF nel 1943. Una mostra che prova a cucire le lacerazioni tra meridione e settentrione, tra est e ovest, accogliendo gli ingredienti migliori come una finissima pasta di ricotta. Dal ferro sanguigno al gustare dolcissimo , dalla forma all’architettura razionale del “Palazzo Storto” sino alla “bacinella-geologica” della Sicilia, della Cassata Siciliana e la necessità di trasmettere e irradiare. Una forza  irrinunciabile dell’essere umano: la furia del pronunciare. Dai totem tribali alle mortifere antenne del Muos ad esempio: una necessità di comunicare col celeste, antichissima quanto attuale: un bisogno di comunità e di sguardi singoli, di canalizzare le pulsioni magiche della storia.  Ancora una volta “quas’at” una bacinella sensibile a colori dal nome arabo, diventa un contenitore estetico raffinato; dipanandosi dinanzi agli occhi del pubblico, accompagnandolo in un viaggio immaginifico, fantastico, delicato.

 

IL PROGETTO E IL SUO ALFABETO

Anténa è un progetto artistico di ricerca tra cultura boema e cultura siciliana curato da g. olmo stuppia e sostenuto da KulturBasel e insiste sul dipanare il gioco violento della politica della trasmissione (mitologica, tecnologica, etnografica), per farne un apparato artistico, un dispositivo di divulgazione ed educazione.  Il dispositivo configurato da Martin Chramosta per Cassata Drone ha una punta visiva di nostalgia, di viaggi verso la famiglia, di ritorno a casa. Come gustare un cibo antico, nutrirsi nel cuore e nel corpo. Una scultura che abbracci e propaghi un segnale. dialogando con la storia Cassata Drone Expanded Archive  e il suo tentativo di politico ed iconologico di smontare pezzo a pezzo le necessità dello sguardo armato, per fare arte, oltre alle semplificazioni e alle polarizzazioni di ogni partitucolo.

Proporre invece uno sguardo intimo con l’arte, creare si un tocco scultore ma anche sguardo non belligerante. Un occhio e sguardo molteplice, su come viene percepita e come si percepisce l’Isola più vasta e militarizzata d’Europa: la Trinacria.

L’artista elvetico, propaga il suo segnale con il linguaggio a lui più caro: la scultura su metallo e la terracotta.  Se furono dei proto-artisti a dipingere le grotte di Marettimo e Lascaux, è in un prisma di scomposizione « primitiva » che si inscrive l’alfabeto visivo di Chramosta che sgorga dal Danubio al Mare Nostrum, circondando la sua Anténa, di simbolici medaglioni a sigillare un tempo magico, un pseudologia fantastica capace di attrarre a sé, di caricare di affetto anche lo schematismo architettonico dell’epoca sovietica, per offrirne una rilettura singolare.

Attorno dei docili segni, un nuovo conio esistenziale: un ciclo di medaglioni in terracotta. Scrive l’artista:

 

Une série de médaillons représente des motifs de l’environnement méditerranéen, des oiseaux en vol, des êtres sous les vagues. Il s’agit d’un templum que nous définissons dans l’espace de la Via Malta, et dont nous essayons peut-être de lire les signes. Nous dirigeons nos antennes métaphysiques vers leurs messages. L’antenne écoute aussi.

L’augure désignait par la crosse une zone carrée dans la nature, appelée templum, qui –

parfois orientée vers l’est – servait à l’observation. L’augure y pratiquait la contemplatio, c’est- à-dire qu’il était attentif aux différents signa (“signes”). Parmi les signa, il y avait deux classes principales, les auguria impetrativa (“signes demandés”) et les auguria oblativa (“signes défavorables”). En outre, il y avait cinq types de signes différents, dont l’un était ex quadripedibus (“des quadrupèdes”).

Come le divinità pagane, prima che Hermes rubasse il sapere alle Ninfe, Chramosta si cala in una delicatezza,in un lungo assaporare il profumo ferroso della scultura – in una tensione quasi efebica e giocosamente erotica, a dinoccolarsi  lungo il collo del cigno, immergendosi in un fantasticare che fabbrica sguardo furfante. Come lo sguardo della civetta che sonda il buio, in cerca di prede che non siano da assassinare, ma riti di liberazione di mente e corpo.

La trasmissione avviene per via tattile, “il sanguigno odore del ferro”. La mano di Efesto che batte nel cuore dell’Etna.

g. olmo stuppia

www.golmostuppia.com

autore, artista contemporaneo, agitatore culturale e ibrido siculo-meneghino.

BIO

Martin Chramosta 

www.martinchramosta.net

ENG

Martin Chramosta studied at HGK Basel as well as at the Academy of fine Arts and the University of applied Arts in Vienna. He holds a Master from the Institut Kunst at HGK Basel. Several residency programs at institutions such as the Darling Foundry in Montreal, the Cité Internationale des Arts in Paris and Quartier 21 in Vienna. Chramosta was fellow at the Istituto Svizzero in Rome in 2022. Selected for the Swiss Art Award and the Swiss Performance Prize, he was awarded the Kunstkredit Basel, the Kunst Preis Riehen and a work grant from Pro Helvetia. A monography was published as part of the „Séléction Cahiers d’Artistes 2023“. His works are in public and private collections. They have been shown in Austria, Canada, the Czech Republic, France, Germany, Italy, the USA, Russia and Switzerland. Martin Chramosta works mainly in the field of sculpture, drawing and performance. 

ITALIANO 

Martin Chramosta ha studiato alla HGK di Basilea, all’Accademia di Belle Arti e all’Università di Arti Applicate di Vienna. Ha conseguito un Master presso l’Institut Kunst dell’HGK di Basilea. Ha partecipato a diversi programmi di residenza presso istituzioni come la Darling Foundry di Montreal, la Cité Internationale des Arts di Parigi e il Quartier 21 di Vienna. Chramosta è stato borsista dell’Istituto Svizzero di Roma nel 2022. Selezionato per lo Swiss Art Award e lo Swiss Performance Prize, ha ricevuto il Kunstkredit Basel, il Kunst Preis Riehen e una borsa di lavoro da Pro Helvetia. Una monografia è stata pubblicata nell’ambito della “Séléction Cahiers d’Artistes 2023”. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private. Sono state esposte in Austria, Canada, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia, Stati Uniti, Russia e Svizzera. Martin Chramosta lavora principalmente nel campo della scultura, del disegno e della performance.

 

LINK

Archivio ELVETICO

ProHelvetica

 

 

 

 

INFORMAZIONI PROGETTUALI 

Artista: Martin Chramosta 

direzione G. Olmo Stuppia 

www.cassatadrone.org/chramosta

grafiche Roberto Vito d’Amico

press office> Camille Orny – press@cassatadrone.og 

foto> Adriano La Licata 

Assistenza editoriale>  Arianna Marcolin

Spazi> Sergio Minaldi, Genny Petrotta

con il generoso sostegno di

 

 

 

 

 

Laboratori di Composizione con Prof. Ferdinando Trapani, grazie al sostegno del DARCH

 

 

 

 

 

We are thankfully to Arianna Marcolin, Sergio Minaldi, Genny Petrotta, Vincenzo Stuppia for their help and support with CDEA!

 

grazie al supporto 

Asso. MARCOVALDO 220 R. De Pyreeness, PARIS presidente A. Battiston

Oltremare,  – associazione per la videoarte e la poesia contemporanea VENISE , presidente Gaetano Stuppia 

 

© Studio Stuppia 2024